Rapa rossa (Beta vulgaris)

Fam. Amaranthaceae

Si piantano le piantine già pronte a maggio e si raccoglie a fine settembre o ai primi di ottobre, quando si ha una bella rapa “grossa”.
Un detto locale recitava: “a S. Luca la rava la fat la zuca…fata o da far la rava l’è da cavar”.

L’utilizzo locale

Rape sott’olio: si cuociono le rape in acqua, si tagliano a dadini; si mettono in un vasetto aggiungendo olio, sale, uno spicchio d’aglio, un po’ di prezzemolo tritato per insaporire; si chiude il vasetto e si lascia riposare per circa un mese; una volta aperto bisogna conservarlo in frigo.

Canederli alle rape rosse: si fanno bollire le rape rosse nell’acqua, fino a quando diventano tenere. Si aggiunge un po’ di sale, si pelano, si frullano. Si prepara un impasto con pane morbido da tramezzini, un cucchiaio di farina bianca, due tre cucchiai di formaggio grana, un tuorlo d’uovo. Si aggiunge il frullato di rape e si impasta il tutto, aggiungendo, se serve, un po’ di latte per ammorbidire. Si modellano con le mani delle palline di circa 5 cm di diametro, inserendo all’interno di ognuna un “quadratino” di formaggio “casolet”; si bollono in acqua salata. Per il condimento si prepara una “fonduta” con il formaggio “casolet”, con un po’ di rafano, che poi si versa sui canederli.